Red Center

sabato 30 gennaio 2010

Dite che si capisce cosa è un cofano?

Ciao antipodiani, come va? eh? come va? eh? eh?
Qui è sabato mattina e sono a lavoro. Però mi faccio un po' i cazzi miei. Sì. Per un momento mi tolgo l'immagine da bravo lavoratore che durante il lavoro lavora e basta e mi dedico a farmi un po' i cazzi miei. A sprazzi però lavoro. Anche perché se in un ufficio di trascrittori non si sente nessuno che usa la tastiera, il nostro amico Akeelkumarprashavivek (il supervisore) potrebbe insospettirsi. Per l'appunto in questo momento il nostro amico Got ci va giù di brutto con YouTube: sembra interessato all'iPad (parte ora la campagna "Got, non farlo! Non leggerai mai un eBook!").
I miei colleghi italiani lo fanno durante tutta la settimana (intendo cazzeggiare in internet, non essere interessati all'iPad) in presenza del supervisore (quello italiano)...mi sentirei troppo uno stacanovista a non farlo almeno il sabato mattina, quando non c'è il nostro supervisore [e soprattutto visto che la paga è la stessa (il sabato dovresti prendere di più...ma noi siamo fottuti casual e non ci viene riconosciuto)].
Oh, ieri sera sono uscito con il Matteo il quale è stato protagonista di una figura di merda² (nessuna nota...era per dire "al quadrato"). Che storia. Vale la pena raccontarla.
Praticamente eravamo in un pub a berci una birra quando ad un certo punto si siede a fianco a noi una compagnia. Come al solito l'accento italiano attira l'attenzione (più cozze che fotomodelle, naturalmente) e si comincia a parlare con le due ragazze più vicine a noi. Poi, dopo un po', se ne vanno e la tipa che era vicina alla tipa che era vicina a me (he he he, scusate) si accosta un po' a me. Più che si accosta, direi che si mette un po' più comoda...insomma non sembrava manifestare l'intenzione di attaccare bottone.
Il Matteo mi guarda e dice:"oh, porca miseria, la tipa vicina a te mi sta guardando...cazzo vuole, sto cofano?". Ma lo dice a voce alta sto cretino.
Io sono solitamente molto cauto a fare certi discorsi in italiano quando sono in giro per Sydney...sapete, non si sa mai...
Insomma il Matteo butta lì un altro paio di frasi ad effetto (a proposito della tipa) che non vale la pena registrare in questa sede e poi se ne va in bagno.
Al che la tipa mi fa:"siete italiani? Piacere, Adriana".
Zio stronzo! Bella Matteo! Bella mossa, penso fra me e me.
No, siamo dalla Repubblica Ceca e per noi cofano significa gnocca, avrei voluto dirle. Ma purtroppo non sapeva il ceco, la nostra ragazzotta.
Con la disinvoltura di chi sa di essere nella retta via (sai no?) parlottiamo un pochettino e salta fuori che lei è nata in Australia ma ha genitori italiani, quindi sa anche l'italiano. E anche piuttosto bene, dannazione a te, Matteo.
Poi il Matteo torna e, sentendola parlare in italiano, se ne sta un po' in disparte chiedendomi insistentemente, con gli occhi bassi, di andarcene dal locale. Accolgo la proposta.

La morale di questa storia è che è sbagliato essere stronzi ma soprattutto è sbagliato parlare in italiano ad alta voce.

Torno a fare qualcosa, va.

ciao

lunedì 18 gennaio 2010

Australian geographic: sensazioni forti

Posticipo la preparazione del mio pasto di domani per raccontarvi lo schifo che mi toccò pocanzi. Ho ancora il sistema nervoso parasimpatico che va per i cazzi suoi. Stanotte non dormirò e avrò le principali funzioni vitali bloccate fino a data da destinarsi.
Zio can.
Ero in chat con un amico quando vedo un animale che corre guardingo per il caminetto che ho in camera. Zio can: una cockroach. Viva. In italiano diremmo cocaracha o cucaracha.
Fa schifo. Fa tanto schifo. Da dove è entrata la stronza? E chi lo sa…Dal caminetto? Dalla "sfesa" che c'è sotto la porta? Boh. Il punto è: come si è permessa?
Si muove ancora, la stronza.
Insomma, prendo la prima ciabatta che trovo e la colpisco una, due, tre volte!
La periplaneta australasiae si rivolta allora sulla schiena e rimane immobile per qualche secondo…ha haaaaa, dico io trionfante con il fare di un Jack Nicholson in Shining! Povero illuso! La stronza si mette a correre sulla schiena come una riposseduta. Che schifissimo.
Piglio la stessa ciabatta e con l'esperienza acquisita la colpisco quattro, cinque, sei volte!
Stavolta la malcapitata smette di correre e comincia ad agonizzare serenamente senza emettere rumore.

A tratti si muove ancora.
Bisogna aspettare che muoia del tutto…Poi va servita con un po' di limone. Prezzemolo opzionale per i palati più esigenti.




domenica 17 gennaio 2010

Banana Bread recipe

1/4 cup milk
1 teaspoon lemon juice
250 g bananas (2-3 bananas)
1 cup sugar (250 g)
2 cups self-raising flour (280 g)
2 eggs
60 g butter

Combine milk and lemon juice. Peel and mash bananas; put into bowl of electric mixer. Add sugar, sifted flour, lightly-beaten eggs, softened butter and combine milk and lemon juice. Beat on low speed until combined, then beat on medium speed 2 minutes. Turn mixture into greased 23x12 cm loaf tin which has the base lined with greased greaseproof paper. Bake in slow oven approx. 1-3/4 hours or until cooked when tested. Cool in tin 10 minutes before turning out on wire rack to complete cooling.

Risultato garantito, porco cane!

venerdì 15 gennaio 2010

Ciccialculo ai ferri e nervetti con cipolla porrettana…

…che potrebbe essere il titolo di un potenziale best-seller culinario. Ma passiamo alle cose serie.
Sto ascoltando "300 M.P.H. Torrential Outpour Blues" dei The White Stripes.

Oggi ho finito il corso di inglese. Giornate più umane all'orizzonte! Sono due settimane che dormo 4-5 ore a notte e le sento tutte.
Il bloody dente del giudizio ha deciso di cominciare a rompere 'u cazz…ho un lembo di gengiva che è lì lì per separarsi dal resto del corpo. Ciò causa dolore. Ciò causa elargizione gratuita di gran madonne. Prego tutti gli abitanti della sfera celeste e tutte le entità metafisiche presenti nella testa di Ugo affinchè non abbia da testare il sistema sanitario australiano. Che è privato.
Il tempo qui è una gran merda: due giorni di sole (solitamente infrasettimanali) e una settimana di nuvolo. Inusuale. Talmente inusuale che studio aperto commenterebbe con titoli del tipo: 'Un'estate così piovosa non si vedeva dai tempi di Noè'. No ma, aspetta che venga io in Australia per fare brutto tempo…Zio cantante.
Comunque: che festa!
E si finisce ascoltando un maledetto bluesaccio di Jimi!





Che festa!

martedì 12 gennaio 2010

...

Notizie bruttine dall'Italia in questa settimana. Robe che mi fanno pensare.
Nonno, un abbraccio…anche se non sono lì.

lunedì 4 gennaio 2010

Si torna alla routine

Ciao a tutti!
Eccomi tornato nella solita (solita è una parola grossa…) routine lavoro-scuola. C'è però l'elemento di novità treno. La stazione da cui parto ora è Newtown e ci vado a piedi, essendo a circa ottocento metri da casa mia. Ottocento metri di via principale ricca di negozi e ovviamente di sbombardati.
Accolgo così la preghiera del mio musico di fiducia (Ugo) e posto un paio di foto:
  • Trattasi non propriamente di sbombardata…diciamo alternativa…oppure confusa in fatto di abbinamenti, decidete voi

  • La donna a sinistra (ebbene sì…) è una vera sbombardata anche se magari la foto non rende


Ciauz!

domenica 3 gennaio 2010

2010

Questo è il primo posto del 2010. Che storia. Ora che mi sono finalmente sistemato in casa, che sono passati gli sbombardamenti dell'ultimo e che la connessione internet fa il suo sporco lavoro, riesco finalmente a scrivere qualcosa.
La casa in cui vivo fa abbastanza schifo: ha 140 anni di vita e il proprietario mi ha detto che non si fida a mettere le mani da nessuna parte per paura che cada a pezzi (sai che festa!). Io credo invece che sia una scusa e la motivazione vera sia pigrizia e tirchieria. Non esagero se affermo che l'ultima volta che son stati tinteggiati è stata almeno 30 anni fa. Però dai, almeno soddisfa i requisiti minimi di pulizia in cucina…o almeno mi sto convincendo di questo. Purtroppo trattasi di appartamento con moquette (la moquette è parecchio popolare tra agli australiani…evidentemente non sanno quali creature mostruose si annidino dopo un po' di tempo…brrrrr).
Nota dolente la connessione internet…no, mi sbaglio: la nota dolente è il figlio della proprietaria, Graeme (e già il nome è tutto un programma). Il figlio della proprietaria, che per comodità chiameremo il pupo malefico, è un tredicenne che passa i venti ventiquattresimi della giornata a giocare col pc. Ho come la sensazione che giochi in rete (ovviamente giochi 3D) succhiando banda disponibile, altrimenti non mi spiego tutta questa lentezza.
Oggi ho rischiato di perdere un ora di lavoro perché mi è caduta la connessione proprio sul più bello. E non un'ora di lavoro rilassata…ero abbastanza nervoso perché la connessione era stata parecchio lenta e il tipo aveva la parlata di De Luigi e che imita Calderoli. Quando sono andato dal pupo malefico a chiedergli se si poteva fare qualcosa (riavviare il router) ha sbuffato vistosamente e mi ha detto che ci avrebbe guardato. Dopo aver contato fino a più infinito per tre volte gli ho spiegato (sempre molto gentilmente) che mi serviva per lavorare e non potevo aspettare. Al che il pupo ha roteato la testa sbuffando e ha detto che prima doveva andare in bagno…scusa? Ti chiedo di provare a riavviare il router, che è a tre metri da te, per vedere se è quello il problema e tu te ne vai in bagno? Boh, mi ha veramente spiazzato e non sapevo come comportarmi: voi che avreste fatto? (Parte ora il sondaggio "Voi che avreste fatto al pupo malefico?": lasciate un commento!).
Insomma il pupo malefico va in bagno e, quando torna giù, si rimette davanti al pc. Ohu? E il router? Ma che, mi prendi per deficiente?
Come Rambo si ripeteva "non fa male, non fa male" finché si cuciva il braccio, io mi diressi verso il pupo malefico dicendo "non sono incazzato, non sono incazzato".
Insomma gli chiedo se ha sistemato qualcosa (domanda retorica) e lui mi risponde con un sorriso da strafottente che è andato in bagno…no, dico, ma cosa gli fai a uno così? (commentate, commentate…).
Parliamo d'altro sennò vado a soffocarlo con il cuscino.
La proprietaria è simpatica (il pupo avrà evidentemente preso dal papi) ed è una chef in un ristorante Thai. A casa però si ciba di junk food (porcheria)
Oggi ho conosciuto anche l'altro inquilino: il nome si pronuncia "Sibei" ed è un cinese di diciannove anni che studia ingegneria civile all'università di Sydney. E' simpatico e sembra un po' più aperto al mondo (rispetto agli altri cinesi, intendo). Suda come un disgraziato dentro un bagno turco, ma è simpatico. Stasera siamo andati a bere una birra assieme e abbiamo chiacchierato un bel po'.
Vabbè, sono le due di notte e me ne vò a letto…domani cerco di caricare le foto dei fuochi fatte al Botanic Garden (davanti all'Harbour Bridge): che sbombardamenti, ciò!

Ciao ciao