Red Center

giovedì 1 dicembre 2011

Niente di nuovo sul corpo occidentale

Ciao esseri!
Il titolo del post non è esatto: è da un paio di giorni che ho cominciato a gareggiare col manicotto dei pompieri (per chi ignorasse il significato lo invito a leggere Indian Facts (Part IV).
Ebbene sì, la mia spensieratezza "nell'affrontar del mondo la burrasca" (aaahh, che chicche che vi butto lì, maledetti ingrati) mi ha regalato dolori addominali e movimenti peristaltici del sesto grado della scala Richter (una roba media, insomma).
E mi sembra strano...cosa può essere stato? La tangy water? Il puri pani? Il paan? (ebbene sì, mi sono abbandonato anche a quello, e manco m'è piaciuto).
Fatto sta che ogni sera e ogni mattina è una pop art da galleria di New York (ha ha hah ah ah aaha).
E i fermenti lattici che mi son portato nulla possono contro tutto questo fervore intestinale.
Speriamo che il viaggio di ritorno non mi riservi sgradite sorprese.


ciao


ps: volevo ringraziare Justin Bieber perché qui in India non c'è e non ne parlano. Grazie per non esserci.




lunedì 28 novembre 2011

Il threewheeler

Sono andato al bowling. Ma comunque la notizia è un'altra. Ci sono andato col threewheeler.
Ebbene sì, dopo l'avventura di ieri in cab ho provato il brivido del threewheeler. 
Serbo per me i video che ho fatto dall'interno.
Diciamo che, sì, ci sono stati un paio di momenti di tensione: tipo quando stavamo schiantandoci contro una macchina perché la macchina stava richiedendo, in centro corsia, la precedenza che gli spettava (pensa un po' che stronza). 



Indian facts (Part III)
la prima regola del guidatore indiano è: "l'importante è mancare l'ostacolo di 1 pollice".


Devo dire che però effettivamente da dentro non vedi tutto quello che succede fuori e quindi non ti rendi conto di quanto idiota sia il driver.
...però lo puoi immaginare benissimo. Tipo:
vedi che il threewheeler sorpassa la macchina che ha a destra e, dopo un frammento di secondo che non gli vedi più il cofano, l'incauto idiota vira improvvisamente a destra. 
E' chiaro come il sole di notte che gli hai tagliato la strada e che tu hai rischiato la vita...ma non l'hai visto. Ecco, hai solo sentito il clacson.


In ogni caso, raggiungo sano e salvo il bowling (4 km, 35 minuti). Visto che bisogna aspettare almeno mezz'ora per riuscire a giocare mi portano in un baracchino (condizioni igieniche non descrivibili con i termini attualmente disponibili nel dizionario italiano) a mangiare una roba che loro mangiano spesso in quelle occasioni: il Pani Puri
So che un giorno morirò ma non credo che sarà per colpa del Pani Puri.
E' praticamente come un impasto di farina che viene "formato" a mo' di sfera (col buco da una parte) e viene fritto. Poi ci mettono dentro purè di patate, chaat masala (una spezia), sale, chilli (ovviamente) e cipolla. E poi te lo servono con tangy water. La tangy water va versata nella "sfera" fino all'orlo: ecco, quello è l'ingrediente pericoloso. La tangy water.



Indian facts (Part IV)
La tangy water può provocare idro-merda. 

...anche ai locals (e me l'ha detto un local). Potreste trovarvi a competere con un manicotto dell'acqua dei pompieri. Aperto, ovviamente. Potreste anche vincere. Ecco, sono quelle occasioni in cui è preferibile non gareggiare.
La tangy water è acqua con delle spezie ed erbe disciolte: tamarindo, cumino, coriandolo, sale e felicità.
Il problema non sono le erbe. E' solo che questi fottuti baracchini potrebbero utilizzare acqua non bollita.
Comunque io ne ho mangiati svariati e non sono morto. E non sono ancora in gara col manicotto dei pompieri.


Passata la mezz'ora ci mettiamo a giocare. Nulla da dichiarare, si è trattato di una partita a bowling normalissima. Ecco, ho affrontato il cambio delle scarpe con arresa e abbandono...un po' come un detenuto nel braccio della morte. Lo devi fare anche se non vuoi.
(e comunque ieri sono andato al tempio e mi son dovuto togliere le scarpe ed andare scalzo per mezza mattina...avrò preso l'epatite G sotto i piedi).


Poi finito il tutto decidiamo di andare a cena al ristorante. Siamo in quattro e c'è una sola moto. Discutono sull'opportunità di andare in 4 in moto. Non si potrebbe, ma è pratica comune. Decidono che è meglio di no. Fai te!
Srinivasa mi chiede se voglio andare in moto con lui, mentre Srikanth e Challa sarebbero andati in threewheeler. Ah benon, ciò!
Mi spiegano che ci tengono che io veda tutti gli aspetti dell'India. Declino cortesemente e vado in threewheeler con Srikanth.
Cena in ristorante in 4 persone: 23€. 
Tra l'altro si sono stupiti che io mangiassi tutto quanto, anche quello che anche per loro era particolarmente chilli. E che buono!
Ma so che non mi crederete mai...non sapete cosa vi perdete.


Vado a nanna




Sabato sera

Succedono cose incredibili qui. Incredibili.
Allora ieri sera sono andato a cena da solo nel pub che c'è di fronte al mio hotel, lo so, è triste ma non avevo grosse alternative.
C'ero stato la sera prima con i miei "colleghi" e andavo a colpo sicuro col cibo.
Entro e i camerieri mi fanno sedere nell'unico tavolo da due vicino ad una tavolata di ragazzotti intenti a bere e mangiare. Molto chiassosamente.

Vabbè, noto con la coda dell'occhio che mi spiano e mi guardano ma faccio il cagone ed evito di incrociare lo sguardo.
Non per niente, eh, ma non sai mai con chi ti potresti trovare a parlare. Qui certa gente parla un inglese incomprensibile...ed io col mio inglese terra terra non posso permettermi di conversare col tassista che arriva dalle campagne.

Sono intento a mangiare la mia Veg Spring Roll quando la mia attenzione, fino ad allora completamente assorbita da un'interessantissima partita di cricket, viene distolta da uno dei ragazzotti che mi chiama.
E da lì è cominciata la serata.
Mi invitano ad unirmi al loro tavolo e a bere con loro.

Indian facts (part I)
a cena, sta gente qui, beve whisky. Ed accanto al bicchiere di whisky, c'è la birra.

...ed infatti sprizzavano allegria da tutti i pori. Il tipo vicino a me comincia a chiedermi del football, football, football ed ancora football. Non ci crede quando gli dico che a me il calcio non interessa manco per niente. 
Il tipo che ho di fronte sembra il più intelligente di tutti ed infatti mi ha sorpreso: appena saputo che ero italiano è andato via di testa. VIA DI TESTA.
Sto personaggio qua in passato si è messo a studiare la storia romana ed effettivamente ne sapeva a pacchi. 
Conosceva Padova. Non come Padova, ovviamente, ma come Patavium. La più importante città romana dopo Roma nell'epoca romana.
Incredibile.
Mi chiede, in preda a spasmi onirici: "Dai, dai, fammi una domanda sui romani"
Ci penso un po' e gli faccio una domada semi-stronza:"Chi e quando convertì l'impero romano al cristianesimo?".
La sapeva a metà, ma è incredibile ugualmente. "Costantine, Costantine had a dream. He had a vision of a Christian Cross...it was...it was...I'm not good with dates...467 d.c.?".
Poi alza la mano e dice:"Ave Cesare".
Scommetto che metà di voi non sanno manco contare fino a 313. Dannati ignoranti.
Poi mi fa lui una domanda:"chi era imperatore romano all'epoca della crucifissione di gesù?"
E chi cacchio lo sa? Che figura di merda. Che dannato ignorante.
Per ribellarmi a questo colpo basso gli chiedo se sapesse il nome del prefetto romano che condannò gesù alla crocifissione. Per fortuna non la sapeva e il mio orgoglio è tornato ai livelli di guardia.

Vabbè, la serata continua ma dovrei scrivere fino a dopo domani. Ricordo solo che uno di loro era l'intrattenitore della compagnia. Ogni compagnia ne ha uno. Lui era uno.
Era stranamente pelato, credo l'unico ventitreenne indiano pelato.
Imitava l'accento British alla perfezione ed era parecchio teatrale nell'imitazione. Mi sono pisciato addosso dal ridere. 
Ad un certo punto mi ha cominciato a raccontare che, come dire, era un po' frustrato - e mi ha assicurato che tutti i suoi amici lo erano - perché, diciamo, a 23 anni non era ancora riuscito a cogliere il fiore (e sono stato poetico) e che non ci riuscirà fino a quando non si sposerà. Ciò, sembra che le indiane ci tengano alla tradizione!

Tralascio anche quando dalla tavolata dietro il tipo che compiva gli anni ha cominciato a ballare a mo' di robot (avete presente quelle brutte cose che talvolta si vedono per televisione? ecco, quella roba là), e mi dispiaccio del fatto di non aver filmato l'evento, ma l'esposizione era troppo bassa.

Dopo una serie di discorsi spiritualeggianti, come sempre fanno da queste parti, stiamo per uscire.
Uno dei personaggi barcolla vistosamente. Molto vistosamente.

Indian facts (part II)
nei marciapiedi indiani scorrono le fognature. Ora, non sono proprio sicuro che siano effettivamente fognature. Diciamo che si sente puzza di piscio. In ogni caso sono molto spesso scoperte, a meno delle entrate (cioè, proprio fronte-ingresso) dei negozi/ristoranti/etc. Si tratta di un "canale" largo un 70-80 cm e profondo anche un metro e mezzo.  

Sto personaggio, dicevo, barcolla. Vedo che fa le scale molto velocemente ed io lo seguo immediatamente dopo. Esce dal locale, esco anch'io e ad un certo punto vedo che scompare.
Zio fantastronzo, non è mica andato diretto dentro la fognatura?
E' stata una scena tragicomica, porco cane. Il buttafuori che era lì si è subito prestato per tirarlo fuori ma il tipo non pesava propriamente 60 kg e soprattutto non collaborava, pieno d'alcool com'era.
Insomma, l'hanno tirato fuori ed è stato seduto immobile per qualche minuto.Gli è andata molto bene.
Quando si è rialzato i suoi amici l'hanno preso e portato via. Ma ha voluto comunque salutarmi e stringermi la mano*. 

Lì li ho salutati e me ne sono andato in hotel (* dove ho sottoposto la mia mano a innumerevoli lavaggi con detergenti aggressivi).

Vado a pranzo.
Stasera appuntamento con i "colleghi" al bowling. Yuhuuuuu

Nuovo contributo

Siccome so che non mi credete e che sono un pivello e che mi spavento per poco, io vi dico: fottetevi!
Giusto per gradire ancora vi offro il seguente video (youtube offre un sacco di materiale a riguardo: e sono uno più divertente dell'altro):


questo, per intenderci, è quello che io oggi ho vissuto svariate volte. Io ero una di quelle macchine che si trovava di fronte la macchina in sorpasso in una blind turn.
Dai, ripetiamo assieme le parole del truck driver del video: "this country is full of retarded drivers"

Zio can!

Bangalore

ciao amicici!
vi ricordate quando da piccoli in sagra si andava negli autoscontri? (Il Got credo non sia mai stato piccolo, per cui non sa di cosa parlo, però voialtri esseri umani sì).
Beh oggi sono stato, assieme a dei locals, in giro per Bangalore in taxi e ho avuto modo di toccare con mano la cacca che si accumulava sotto il mio dannato deretano: ormai ero schiacciato contro la capote...no, sul serio, voi non avete assolutamente idea di quanto mi sia cagato addosso.
Non credo di dire scemate se affermo che Bangalore è un immenso autoscontro. Immenso. Autoscontro. Cacca. Tanta. Autoscontro. Grande.
Vi invito a guardare interamente questi due video: io oggi ho visto (e vissuto) di moooolto peggio (veramente), ma per occhi poco allenati come i vostri credo possano bastare


Vabbè, ora vado a mangiarmi:
tikka masala (lo so, sembra vomito di predator, ma vi assicuro che è una squisitezza)

ciao

In cao al mondo again

Beh, tecnicamente ora sono nuovamente in cao al mondo (in capo al mondo, per quelli fuori dal veneto), anche se per un periodo molto limitato, e quindi mi permetto di riaprire temporaneamente la valvola di sfogo.
E' che quando sono in un paese straniero, cacchio, vedo cose che voi umani etc etc.
E quindi devo scriverle.
Problemi?

;-) 

mercoledì 19 maggio 2010

Ultimo post

Ciao ragazzotti!
Come ben saprete dopo queste prime parole, sono tornato a casa! 
Ora sapete! Andate e divulgate il verbo in giro per il mondo! 
Eh sì! La mia esperienza nel continente nuovissimo si è conclusa ufficialmente il 15 Maggio 2010, dopo sei mesi e due giorni.
Torno e mi è sembrato di tornare dopo una vacanza (ecco, magari una lunga vacanza…). 
Insomma, non è cambiato nulla: la casa è uguale, i parenti sono uguali, i paesi sono uguali, il Got e la Katia non rispondono ai messaggi…insomma, tutto uguale a come l'avevo lasciato.
Tanti mi chiedono se mi è dispiaciuto tornare…non è dispiacere la sensazione che ho provato nel tornare. E' stata un'esperienza fantastica che mi ha dato tanto ma non sono andato là per stabilirmi, per cui prima o dopo doveva finire. Certo, lì si stava bene…ma era dovuto al fatto che vivevo con la leggerezza di uno che sa che non ha obiettivi "materiali" da raggiungere. Non dovevo farmi una famiglia, fare soldi, trovare un lavoro serio etc etc. Certo, avevo magari altre rognette cui pensare ma in generale era un po' come vivere in vacanza. Sai che prima o poi finisce.
Detto questo passiamo al bilancio energetico di questa esperienza, così rientro nell'ordine delle idee di trovarmi un lavoro come ingegnere meccanico (figurarsi che voglia che ho…ieri sono andato in assicurazione e mi è venuta la depressione a vedere le povere impiegate che si arrabattavano dietro allo schermo…). Considerando questa esperienza come un sistema chiuso, ed evitando di considerare perdite, possiamo dire che:
∆U= Q - L
Cioè, la differenza di energia interna (del volume considerato, cioè il mio corpicione) è data dalla differenza fra la quantità di cose che ho ricevuto da questa esperienza Q e il lavoro fornito al sistema per ottenere queste cose, L.
Come da convenzione, Q è positivo se fornito al sistema e L è positivo se fornito dal sistema (il mio corpicione) all'ambiente.
Evito la trattazione in termini di entalpia perché so che non vi piace la parola.
Ma passiamo al dettaglio di questi addendi.
Cosa mi ha dato questa esperienza? Mi sono scontrato con una varietà di culture che non abbiamo qua in Italia, ho vissuto con una famiglia fantastica, quale è la famiglia Zavan, ho imparicchiato un po' di inglese, mi sono fatto i miei giretti turistici, ho imparato a fare il banana bread e la greek salad, ho visto che in giro ci sono parecchi sbombardati, ho imparato a trovarmi da solo in mezzo a terra e lingua straniera, ho maledetto l'inglese, ho benedetto l'inglese, ho vissuto con leggerezza, ho fatto un'esperienza di lavoro all'estero, ho mangiato canguro, ho visto i koala, ho guidato a destra, ho fatto il bagno nell'oceano, ho visto animali pericolosi, mi son fatto un paio di amici in più (uno adesso è suddito di Re Tuvapalu Giorgio V)…e tante altre cose che non listo per amore del risparmio energetico. Diamo un numero? Lo diamo? Uhmmmm…diciamo 19? Facciamo 19, dai.
Che lavoro ha prodotto il mio corpicione verso l'ambiente esterno? Molto poco. La mia presenza in Oz non ha apportato molte modifiche alla cultura e allo stile di vita Aussie. Diciamo che l'unica cosa da registrare è la nuova ricetta per il banana bread con scaglie di cioccolato. Diamo un numero? Diciamo 1.
Quindi la formula porgerebbe 18. Non so quale sia l'unità di misura ma è pur sempre maggiore di zero.
Tutto questo mi sembra incredibilmente demente. Non trovate?
Mi dispiace sapete non scrivere più su questo blog…ho scoperto che mi piace scrivere. Soprattutto cose demenziali.
Un saluto a tutti quelli che mi hanno seguito, a quanti volevano lasciare un commento ma non trovavano il pulsante (mia sorella, per esempio), a quanti hanno commentato, a quelli che si sono divertiti leggendo, a quelli che forse, magari, un po' hanno sognato…