Con un pò di ritardo posto l'ultimo post di Melbourne.
"Ok, ormai è finita l'avventura nel Victoria in solitaria. Giorni intensi. Anche quando si è trattato di poltrire al Royal Botanic Gardens.
Finalmente posso dire di aver utilizzato la Lonely Planet! Ho seguito percorsi, mete consigliate etc etc e posso dire che quei bravi ragazzotti sanno quello che scrivono.
Con un unico appunto: si può proporre un percorso cittadino che non
includa AC/DC Lane? La cosa più sconvolgente è che il percorso che loro propongono la sfiora. La cosa ha dell'incredibile e sto meditando di fare una "lodge di complain" alla Lonely Planet. Ma veniamo ai fatti...
Melbourne è pheega. L'ho trovata un pò più a misura di uomo ("più umana, più vera" continuerebbe il mio Musico di Fiducia) di Sydney.
Ho appezzato la rete tranviaria che si ramifica anche nei sobborghi fuori dal CBD.
Il CBD è un pò più piccolo rispetto a quello di Sydney ma è un pò più ordinato e un pò più caratteristico. Almeno così mi è sembrato. La cosa che mi è balzata all'occhio di Melbourne è che lì è amplificata la mancanza di fantasia che gli australiani hanno per quanto riguarda
la nomenclatura delle strade (si dice così? Vabbè, ci siamo intesi...) e dei suburbs. Lì ho trovato molti nomi già visti a Sydney (Carlton, Richmond, Burwood...) ma la cosa forte è la seguente: il CBD di Melbourne è un rettangolo con le strade che lo tagliano a graticolato romano; bene, chiamata Bourke St una strada principale, la sua parallela secondaria
si chiamerà Little Bourke St. Bah…La cosa avrà sicuramente i suoi lati positivi...un'altra cosa che differenzia Melbourne rispetto a tutte le altre città del mondo è il modo in cui fanno svoltare a destra i poveri automobilisti fermi al semaforo. Cercherò di essere il più
chiaro possibile perché io, finché non l'ho visto, non ho capito il principio di funzionamento. Allora, ricordiamoci che lì la guida è all'inglese quindi, chi deve svoltare a destra in un
incrocio deve dare la precedenza a quelli che procedono in senso contrario (come noi dobbiamo fare per svoltare a sinistra). Bene, mettiamoci ora nei panni di Armando, ipotetico
automobilista, e attendiamo che il semaforo diventi verde. Armando deve girare a destra, quindi mette la freccia a destra. Ora scatta il verde e Armando è il primo a partire. Cosa fa Armando? Armando ingrana la prima e comincia ad andare avanti posizionandosi sul lato sinistro dell'incrocio. In questo modo lascia sfilare le macchine che aveva dietro che devono
proseguire diritto. Quando il semaforo diventa finalmente rosso, arriva il momento di Armando! Ebbene sì, quando il semaforo diventa rosso, coloro che si sono messi a lato in attesa di svoltare possono finalmente completare la svolta. Questa modalità di svolta a destra
c'è solo nel CBD di Melbourne (e neanche in tutti gli incroci) e si chiama hook turn. La cosa ha dell'assurdo ma sembra funzionare.
Cose da registrare: Federation Square è parecchio bella. In generale a Melbourne l'arte ha una presenza più marcata rispetto a Sydney. Sono perfino andato al National Gallery of Victoria dov'erano esposte tele di Picasso, Modigliani, Manet, Monet e altri così famosi che non me li ricordo. Ecco, vedete? Non sono un appassionato d'arte ma qui è
impossibile incapparci.
Se possibile, Melbourne ha ancora più verde di Sydney.
Lygon St è italiana. Mi ha fatto capottare dal ridere il cartello fuori da un negozietto che recitava:"non preoccupatevi se non parlate l'italiano. Parliamo un buon inglese stentato" (la traduzione non rende come l'originale…).
Chapel St di Prahran è tale e quale a King St di Newtown a Sydney. Il Got può dire quello che vuole ma St Kilda non ha niente a che fare, visivamente, con Newtown (tant'è che quando gli ho mostrato le foto di Chapel St ha detto:"questa è St Kilda").
Toorak, come ha scritto il Marco da Melbourne, è il quartiere dei ricconi.
Per finire, non poteva mancare l'angolo del cibo: vicino a Chinatown ho consumato quella che passerà alla storia come la più gigante beef noodle soup dell'emisfero sud per la modica cifra di 8.50 $. Seriously...una terrina, di quelle che mio nonno usa per l'insalata,
ricolma di noodle fatti a mano, straccetti di manzo (beef), verdure e brodo. Che festa il cibo cinese (che in Italia non c'è, temo...)."
Red Center
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