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lunedì 16 novembre 2009

Casa Zavan - Newtown

E così alla fine sono arrivato a Sydney…
La tratta da Dubai a Sydney è stata disgustomaticamente lunga: 15 ore di puro "non saper che cazzo fare".
Ho viaggiato con l'airbus A380, attualmente l'aereo più grande al mondo. Tutto sommato pensavo più grande.
Ogni sedile aveva uno schermo touchscreen di dimensioni degnosissime che mandava in onda film che passano al cinema , serie tv e giochini stile console anni '90. Ho anche guardato tre film, giocato un po' a pinball ma non passava proprio niente.
Il mio vicino era uno svizzero-australiano sulla 60-ina: Martin è una di quelle classiche persone che tu ti stai guardando un film con le cuffiette e lui ti continua a parlare chiedendoti pareri sulla vita, l'universo e tutto quanto. E il bello è che ogni tanto mi guardava e mi parlava in tedesco…
io:"pardon?"
Martin:"No, I was speaking in German..."
no, ma fa te…
Alla fine sono sbarcato, ho fatto 2 orette di colonna, sono stato accolto con un "Mona! Mona!" dal Got e poi sono uscito finalmente all'aperto. Giornata calda, sole, gente ovunque. La tensione del volo se ne va e lascia posto ad una stanchezza che mi farebbe dormire ovunque.
A casa Zavan preparano canguro in mio onore. Solo questo mi da la motivazione per andare avanti senza prendere sonno ovunque capiti.
Ottimo pranzo a base di carne: antipasto di affettato, guacamole, filetto di canguro, filetto di manzo, salsiccie sudamericane (a base di sangue), salsiccette di un altro tipo, insalate. Devo dire che il canguro è molto buono, parecchio morbido.
La famiglia è veramente molto ospitale...Gino ti mette subito a tuo agio con la sua parlata multilingue (mette tranquillamente dialetto veneto, italiano e inglese in un'unica frase). Tutti sanno un po' di italiano per un motivo o per l'altro: Gino è un italiano emigrato in Australia, Emma è stata un anno in Italia così come suo fratello Martin, la morosa di Martin, Ester, è ungherese, insegna inglese a Sydney e conosce bene anche l'italiano). Imparerò l'inglese, insomma!
Dopo pranzo passeggiatina nel parco qui vicino. Ho già trovato dove andare a fare le mie corsette.
Poi sono collassato a letto ed ho dormito un'oretta, forse anche di più. E avrei continuato tranquillamente…
Verso le cinque siamo quindi andati a prendere Matteo (che ha giocato a calcetto) e siamo andati a Newtown, un quartiere di Sydney. E' un quartiere rimasto praticamente negli anni '80 con una botta di ristoranti etnici, localini dove l'omosessualità regna sovrana. La gente di suo sembra disadattata…vestiti pittoreschi, capelli pittoreschi…ecco in una parola, un quartiere piuttosto pittoresco. Però bello. Peccato non aver avuto la fotocamera.
In ogni caso ero troppo stanco per riuscire ad apprezzare tutti i dettagli di una città profondamente diversa da quella a cui sono sempre stato abituato.
Beh, avrò modo di rifarmi…

Ciao

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