Red Center

domenica 28 febbraio 2010

Avventure culinarie

Ebbene sì, amici, ecco arrivato il momento che tanto aspettavate. Il momento del cibo! 
Oramai son tre mesi passati che vivo qui e ho avuto modo di confrontarmi con cucine che in Italia definiremmo etniche. 
Il concetto di ristorante etnico qui non esiste come esiste in Italia. Anzi, direi proprio che non esiste. Qui si dice "vado a mangiare thai/coreano/lebanese/etc" e basta. 
Non esiste perché fondamentalmente non esiste una cucina australiana. L'unico cibo vera-veramente australiano è la vegemite…ma non è il tipo di cibo che si mangia al ristorante ;-) (e se ve lo propinano dovete un po' rivedere le vostre tecniche di scelta del ristorante, cari miei). 
Qualcuno potrebbe ribattere:"ehi, e che mi dici del barbecue con le salse e la bistecca di canguro/cammello/coccodrillo?". La risposta è:"Burp! Suvvia, caro il mio qualcuno, mica penserai che il barbecue sia un metodo di cottura originale che avete solo qui? Eppoi una bistecca è pur sempre una bistecca, poco importa se è di canguro o altro…". Vabbè, concediamogliela…qui ci vanno giù di carne con la gravy sauce. Il canguro è ottimo. Il cammello non lo so. Il coccodrillo neanche. Ma li proverò una volta o l'altra.
Ma torniamo a parlare di cose serie. Mi sono innamorato della cucina turca. Una festa di papille gustative che cercano disperatamente un altro po' di pane turco (appena fatto) intinto nei dips. Il kebab di agnello. La pide. Le grigliate. Incredibile ragazzi! Incredibile! Poi quando esci dal ristorante "olvo" avendo speso solo 15 dollari è ancora più una festa.
L'altra sera siamo andati a mangiare indiano. Ero entrato in ristorante colmo di preconcetti ma devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso. Entree di anelli di seppia o calamaro (chi lo sa???) ottimamente fritti con una pastella leggermente piccante, accompagnati da salsa di yogurt alla menta e pollo marinato con uno yogurt di cui non ricordo il nome (mi sa che si chiamava tandori chicken o qualcosa del genere). Fantastico. Io poi ho preso il Vindaloo beef medium hot che era il livello di piccante più basso. Oltre il medium hot c'era l'hot, l'extra hot e il super sayan 4° livello. Già a partire dall'hot servivano il piatto con un estintore portatile. Non vi dico altro.
Spiluccando poi dalle altre portate ho potuto solo confermare che sì, "l'uomo del monte ha detto sì": l'indiano mi piace e ne gioirò ancora. 
Sono poi andato a mangiare un paio di volte thailandese. Ecco, il thai non mi entusiasma. Non che si mangi male, eh, è che ogni pietanza si assomiglia. Almeno, se prendi lo stir fried puoi anche cambiare il nome del piatto, ma il gusto sarà molto simile al piatto che avevi preso l'ultima volta.
Prima di tornare in italia mi riservo di gioire della cucina lebanese (di cui ho già avuto un assaggio), della giapponese, della coreana e dell'africana (di cui mi han parlato moto bene). 

ciaoooo


domenica 14 febbraio 2010

Usi e Costumi made in Oz: approccio alle bevande

Ciao, oh esseri dalla dubbia moralità. Affrontiamo quest'oggi un altro capitolo della saga Usi e Costumi made in Oz: oggi parliamo di bevande. Anzi, parliamo dell'approccio australiano alle bevande. Pronti? Che festa!
Per farlo mi avvarrò di un documento anch'esso made in Oz: trattasi di uno stralcio di giornale distribuito in stazione dei treni (l'equivalente del "Leggo" a Padova). Here it is:



La domanda che pone il giornale alle tre ragazzotte è: "Se non puoi bere caffé, cosa berresti al suo posto?". Che domandona, ahn!?! Dalle risposte, però si capiscono diverse cosette.
La prima ragazzotta risponde:"Acqua. In ogni caso è troppo caldo adesso per bere caffé". 
La seconda ragazzotta porge placidamente:"Birra". 
La studentessa illuminata in terza posizione afferma:"Succo di pomodoro. Berlo ti fa sentire salutare".
Ora, ciascuna mostra un aspetto molto australiano:
la prima ragazza mostra come per l'australiano medio il caffé non sia realmente una bevanda indispensabile. Perché? Il fatto che qui l'espresso quasi non si conosca e nei bar dove lo servono fa abbastanza schifo può essere un fattore di rischio. Ma non credo sia determinante. Qui si beve il caffé in polvere. E con il caffé in polvere posso dire anch'io che preferirei bere acqua. Quindi assolviamo la ragazzotta number 1…non è colpa sua. 
Inciso: la moka del caffé si trova solo nei negozi di Leichhardt, il quartiere italiano. E nel momento del bisogno voglio vedervi spiegare a qualcuno cos'è una moka (e soprattutto perché ti serve, visto che esiste già il caffé in polvere!). Io c'ho tentato con la proprietaria di casa e lei mi ha indicato quella specie di affare per fare le tisane. No way, zio can.
Passiamo alla seconda ragazzotta (che tra parentesi ha lineamenti che la fanno somigliare a mia sorella Stefi). Si vede che ha appena finito di bere birra! Sprizza felicità da tutti i pori! Lunga vita alla bevanda dorata! Un unico appunto: se qualcuno mi spiega come si fa a considerare il caffé e la birra bevande intercambiabili. Cavolo, se non posso bere caffé berrei, che so, thé. Un qualcosa che mi tenga sveglio, insomma. Vabbé, tant'è. Assolviamo anche la seconda ragazzotta per la simpatia.
Arriviamo alla colonna portante di questo post: la ragazzotta number three. La quale dice che se non può bere caffé berrebbe succo di pomodoro. Aggiunge spavaldamente che berlo ti fa sentire salutare. 
C'è materiale abbastanza per una tesi universitaria della facoltà di psicologia dal titolo "La confusione mentale in età post-puberale e comportamenti a rischio correlati", o sbaglio? 
Non ho mai bevuto il succo di pomodoro ma mi sento di dichiararla colpevole.
Cosa ci dice questo? Beh, primo che qui esiste il succo di pomodoro come bevanda dissetante (oddio, sbocco!). Secondo, che si beve. Terzo, che evidentemente piace.
Ma la ragazzotta evidenzia un altro aspetto che mi è sembrato di notare diverse volte durante la mia permanenza: c'è molta attenzione all'apparire o al sentirsi salutare. Non esserlo. Sentire di esserlo (basta anche una volta al giorno). C'è una discreta differenza. 
Eravamo a cena dalla Emma la settimana scorsa in occasione di un barbecue in cui c'erano alcuni amici di famiglia. Nel tavolo dei "ragazzi" (ebbene sì, ero nel tavolo dei ragazzi…) si stava parlando degli orari in cui si è abituati a cenare (barbecue cominciato alle 17.30-18.00). Io e il Got portiamo la nostra mediterraneità e diciamo che siamo abituati a mangiare normalmente più tardi rispetto all'Australia. Al che la ragazzotta (Aussie) presente al tavolo conferma che lei mangia normalmente attorno alle diciotto. E aggiunge che è molto più salutare perché si ha più tempo per bruciare calorie. 
Tutto vero, se non sei un'abitué del Mc Donald [non erano passate 12 ore da quando era stata lì l'ultima volta (erano le sei di sera, significa che, con ogni probabilità, ha fatto colazione da Mc Donald)]. 
Non tutti sono ovviamente così (per esempio a casa della Emma mangia egregiamente), però si sentono spesso controsensi di questo tipo tra la popolazione dei giòvani. 
Notte

ps: ok, mi sembra di aver assolto due persone su tre, quindi vado a letto senza sensi di colpa. Rileggendo quello che scrivo mi capita spesso di avvertire una vena troppo critica…e non è il mio intento (il mio intento è di scrivere quello che vedo in tono ironico e divertente).

giovedì 11 febbraio 2010

Grossi sbombardamenti politici a quanto pare…

Porco cane, è un po' di tempo che non passa settimana senza sentire delle gran bombe politiche dal suolo dell'italo sol.
E in tutte ste notizie ovviamente di mezzo c'è sempre quel povero, martoriato dalla giustizia rossa, il maggior perseguitato politico della storia della storia del mondo, miglior premier degli ultimi centocinquant'anni (solo perché prima la parola premier non esisteva, naturalmente), sospetto colluso con la mafia, amante sopraffine, barzellettiere ambulante, esempio di italiano nel mondo, giusto sopra i giusti, redento sopra i redenti e chi più ne ha più ne metta, di Berlusconi.
Ma lo vogliamo lasciare in pace un poco? Lo vogliamo lasciar lavorare per il bene degli italiani e della comunità? Oggi ha affermato che: "Io posso giurare che nessuno dei fatti di cui mi si accusa sono veri".
Ma io gli credo sulla parola a 'sto uomo! Cosa potrà aver mai fatto? Perché dovrebbe cercare di arricchirsi sfruttando la sua posizione di potere? A me non verrebbe mai in mente. Dopotutto si è fatto da solo, come ci ha spiegato Iva Zanicchi. E chi non crede a Iva Zanicchi? 
Io credo più a Iva Zanicchi che non alla tessera n° 1816 di affiliazione alla P2 di Silviozzo. 
Non mi sogno neanche lontanamente di mettere in dubbio l'integrità morale di quest'uomo solo perché un Ciancimino qualunque ha detto che Forza Italia è nata dall'accordo tra mafia e stato e che Milano 2 ha ricevuto finanziamenti da suo padre. Suo padre era un mafioso, ma sicuramente quei soldi investiti erano buoni.
Dichiarazioni che in Uganda farebbero porre qualche domanda. Ma in Italia è diverso. Noi non crediamo che ci siano sotto cose così brutte. E poi i reality sono di gran lunga più interessanti e facili da seguire. Anche il campionato è più interessante di tutte ste stronzate ma distrae solo l'elettorato maschile. I reality invece sono unisex.
Ma che, vogliamo scherzare? E chi è sto Ciancimino? E perché un pentito di mafia adesso se ne esce co' ste robe qua? Cosa crede? Di ottenere uno sconto di pena? Uhmm, è quanto meno sospetto, c'è sotto sicuramente la magistratura.
Inciso: naturalmente è necessario attendere un riscontro documentale per verificare l'attendibilità del Cianci e la veridicità delle sue rivelazioni. Ricordiamoci però che Berlusconi non ha mai fatto niente per dipanare i dubbi su di sé né ha mai voluto spiegare l'origine della sua fortuna (uhmmmm, in che anni eravamo? Ah, sì, proprio all'epoca di Milano 2…ma guarda te). 
Deve essere una storia di limpidezza e virtù imprenditoriale se non ha voluto spiegarlo neanche in tribunale, avvalendosi della facoltà di non rispondere (durante il processo a Dell'Utri nel 2002, quando il tribunale si spostò appositamente da Milano a Palazzo Chigi per ascoltarlo). 
Come da suoi pieni diritti, certo, ma non è che in questo modo si fa chiarezza. 
Citando Luttazzi, rispondere a domande non ha mai fatto male a nessuno, nascondere verità, sì.
Comunque, torniamo al Cianci che parla di cose sentite da suo padre (ex sindaco mafioso di Palermo) quando era in vita. 
Giustizia spiritica la chiama giustamente Berlusconi. Fa ridere. Veramente! Giustizia spiritica…ha ha hah ah ahah ha!
Come gli escono certe genialate!?!?!?
Ma è giusto. Se ridicolizzi l'operato di qualcuno, non lo rendi più credibile. E se non è credibile, col cazzo che ci credi. Funziona. Almeno, finora ha sempre funzionato. 
Oggi vedo che Bertolaso e i suoi erano invischiati in una storia di "corruzione gelatinosa".
Non ci credo. Sarà sicuramente l'ennesimo tentativo di colpire Berlusconi. Che supportava Bertolaso e lo voleva ministro. 
Aveva tutte le carte in regola: favori in cambio di appalti e ogni tanto si sbatteva Francesca ("oggi sono libero, se Francesca è disponbile potrei darle una ripassata")…Mi sembra in linea con un certo modo di fare politica. Isn't it? 
Per la serie, se non sono invischiati in qualcosa, non li vogliamo.



Votatelo, zio can. Votatelo. Sulla fiducia, naturalmente. Fà i vostri interessi. Oh, pardon, li farà, intendevo dire. Dopo che si sarà assicurato l'impunità. Ma tanto manca poco, non dovrete aspettare tanto. 
Certo, di pazienza ne avete da vendere per aver aspettato tanto così…Scusate, ora vado a vomitare. Ho inavvertitamente ingoiato la merda del gatto per vedere se mi passava questa brutta sensazione. 
Non mi è passata.

martedì 9 febbraio 2010

Australian geographic: sensazioni forti (Parte II)

Ragazzi, ce l'ho fatta! Ho fotografato un fottutissimo red back. Piero Angela e suo figlio mi fanno una pippa!
Per apprezzare meglio il ragno consiglio di guardare le foto da Picasa, perché la slideshow del blog non rende.
Per chi ignora cosa sia un red back, può continuare a ignorare o chiedere lumi a Katia, che è stata seduta su un covo di red backs per qualche mese (…)*.
Trattasi di uno dei più temuti e velenosi ragni (sì, del mondo dei puffi in realtà, perché ho appena scoperto che, stringi stringi, riesce a uccidere al limite un bambino o un anziano messo male…per un personaggio in forma, come me d'altronde, al limite febbre e arrossamento).
Red back: che culo accattivante! Ti vien voglia di toccarlo!
La femmina è più grande del maschio e si comporta proprio da donna: spacca i maroni all'uomo dopo il coito (in realtà lo uccide). Che femme fatale! Che festa!
Sono contento di aver trovato un qualcosa di distantemente pericoloso perché prima di arrivare qua mi avevano messo in guardia della pericolosità degli animali australiani…"praticamente, qua, qualsiasi cosa può ucciderti". Sì, sì, sì…Sai no? C'ho messo due mesi a trovare qualcosa che ti facesse venire una misera febbre!
Cioè, in realtà sì, ma basta per esempio:
  • evitare di andare in alto mare con il surf e una ferita grondante sangue e probabilmente nessuno squalo ti attaccherà; oppure, se non surfi,
  • prediligere le spiagge in cui ci sono parecchi surfisti: saranno i primi ad essere attaccati dagli squali. Altro che bagnini! Sono i surfisti i nostri beniamini. Bravi, bravi, andate a surfare che noi vi guardiamo…
  • evitare di camminare a piedi scalzi in mezzo al bush e probabilmente nessun ragno ti morsicherà il dito;
  • evitare di andare in acqua dove ci sono i cartelli che segnalano la presenza delle meduse (quelle sì fan cagare sotto invece).
Insomma tutte cose che se non sei ubriaco marcio riesci a capire e a fare [purtroppo essere ubriaco marcio è uno sport in cui il giovane l'australiano medio eccelle, per intensità e frequenza (ma di questo ve ne parlerò nella prossima puntata di Costume e Società, su Rai Tre. Non perdetela, il programma è sottotitolato alla pagina 777 del televideo)].
In ogni caso, è da quando sono qua che cerco qualcosa di pericoloso e velenoso (essendo a contatto con un essere innocuo come il Got, capite che ho bisogno di emozioni forti).
Il mio sogno è il funnel web spider: che festa di veleno e mandibole rotanti sto spider!
Vabbé, vado a nanna.

notte

* sono stato vittima di censura da parte del Nick.

venerdì 5 febbraio 2010

Usi e Costumi made in Oz: il primo che saluta, vince

Per la serie "paese che vai, usanze che trovi".
Una cosa che colpisce un italiano, ma immagino anche altri europei, è il saluto australiano. Qui funziona che il saluto è composto dal "ciao" + il "come va?".
Sempre.
Anche se chi ti sta salutando è la prima volta che ti vede oppure ti ha visto magari solamente ieri o un paio d'ore prima. E dici: ma cosa cavolo vuoi che sia cambiato da ieri? Boh.
Però la cosa veramente sorprendente è un'altra: chi ti saluta e ti chiede "come va?" non si aspetta risposta.
L'altra sera sono andato a casa del Got e ho conosciuto lo sbombardato del suo inquilino. Un personaggio con ha il suo bel svantaggio di vivere, certo, ma riassume molto bene la situazione saluto in Australia.
L'uomo che sussurra alle cockroaches mi fa "Hi, how are you?" e io:"fine thanks, and you?". Lui, finché rispondevo, se ne stava già andando e, sentendomi, si gira e mi fa:"eh?".
"No, niente, hai vinto tu".
Come evitare questa situazione di merda? Semplice, salutare per primi!
Proprio così, il primo che saluta vince.
Cioè, non sei padrone di rispondere e se rispondi non sai bene cosa dire. Cioé, ormai hai assimilato che non si aspettano risposta però pare sempre brutto stare zitti o non chiedere altrettanto "come stai".
Giuro che non ho ancora capito come approcciarmi a questa situazione.
Ho deciso che proverò a rispondere con un sempreverde "Copate!".
Non perdetevi la prossima puntata di "Usi e Costumi made in Oz"!

ciao

martedì 2 febbraio 2010

La dissociazione anodica e altri metodi casalinghi contro l'invecchiamento

Mi dissocio da questo giorno. Che come tradizione vuole (a dir la verità una tradizione nata 8 anni fa), si rivela sempre molto triste.
Sarà che ho dormito poco, sarà che la giornata di lavoro è stata pesantina (dal punto di vista dello scoglionamento) ma avevo ragione ieri quando dissi che la cosa migliore sarebbe stata quella di passare la giornata dormendo e svegliarsi a mezzanotte giusto in tempo per andarsi a fare una birra.
Giusto per evitare di accorgersi del gradino che è stato posto tra ieri e domani.
Che poi è una convenzione del cazzo che serve per evitare di accorgersi che ogni secondo, minuto, ora, etc etc è un microscalino.
Sento che sto sprigionando felicità e ottimismo da tutti i pori.
Non suicidatevi, oh voi che siete più vecchi di me. Katia, Nick, vi prego, smettete di guardare avidamente l'ammoniaca (ha ha ha ha che stronzo che sono).
Sto scherzando.
Oh!
Vabbè, dopo questa botta di allegria consiglio un vecchio brano di Gino Paoli.

E che lo sforzo sia con tutti voi!