Red Center

mercoledì 21 aprile 2010

Flora e fauna dell'ostello

"Un ringraziamento particolare va al Got: grazie, oh fottutissimo stronzo, per avermi consigliato l'ostello ubicato sulla via conosciuta come La Via Delle Prostitute.
St. Kilda infatti ospita il red district (zona a luci rosse) di Melbourne. Ma il mio ostello non era solo nella zona, era Sulla Via!
Della prostituta che ha usato ogni mezzo lecito e illecito per adescarmi dentro al bar dell'ostello parlerò un'altra volta, tanto lo so che non nutrite alcun interesse in questa storia...
Mi concentro ora sull'analisi logico-grammaticale dei personaggi che popolano l'ostello...almeno quelli che ho conosciuto io.
Uno dei miei compari di stanza, al secolo Chris, è canadese. E' forse la persona più strana ed eccessiva con cui mi sia capitato di avere a che fare: dedito al letargo per sedici ore al giorno passa le restanti otto come segue:
- quattro ore a poltrire a letto leggendo un libro;
- quattro ore a bere (per lo più birra) come se dovesse estinguere un incendio nell'esofago.
Quando non beve è la persona più tranquilla e amichevole del mondo ma quando comincia diventa la molestia fatta persona.
E avviene anche una metamorfosi fisica.
Tant'è che l'ho conosciuto lunedì sera, ubriaco, per realizzare due giorni dopo che era il mio compare di stanza.
E' stato simpatico quando ci siamo (ri)presentati in stanza mercoledì pomeriggio, in un raro momento in cui non dormiva, per accorgerci che ci eravamo già conosciuti lunedì sera...
L'altra sera avrà speso 100$ di birra. Poi per strada ha cominciato a importunare una povera ragazza che era al telefono e, alla fine, le si è messo davanti e l'ha abbracciata chiedendole probabilmente favori sessuali. La ragazza (ed io) eravamo increduli. Poi mi sono visto costretto a separarmi per evitare di essere coinvolto ed avere guai con la legge.
La mia stanza era composta da una camera di quattro letti (il famoso balcone che guarda sulla camera di sotto), una camera da due ed un bagno.
Nel frattempo che ho soggiornato sono entrate ed uscite diverse persone.
I due che stavano nella stanzetta quando sono arrivato se ne sono andati il giorno successivo causa bed bugs.
Che festa, ho detto io quando mi hanno mostrato le "punture" dei fottuti bugs. Sai che sonni tranquilli mi son fatto poi!
Dopo di loro una coppia che praticamente non ho mai visto e poi ancora una coppia di inglesi. E con loro è arrivata la puzza. Maronnnnna!
Quando si entrava e si salivano le scale si avvertivano tutte le stratificazioni della puzza di "morte per eccessiva sudorazione". Non dico che loro non si lavassero, dico che non lavavano i vestiti...
Cioè, ragazzi, i vestiti sporchi o si lavano o si sigillano.
Poi se ne sono andati anche loro (e con loro, la puzza).
Parentesi comica:
Quando stavano impacchettando le loro cose per andarsene la tipa delle pulizie, che era appena arrivata, ha augurato buona fortuna e dopo un momento di pausa ha aggiunto uno speciale augurio alla ragazza per il bambino.
La ragazza:"cosa?".
La 'puliziotta':"non stai aspettando un bambino?".
La ragazzotta (leggermente seccata):"no, zio can!".
La puliziotta, con fare moooolto disinvolto e per niente imbarazzata:"ah, pensavo fossi incinta...non preoccuparti!".
Ha ha ha ha ha che ridere!
Il compare francese invece era normale, simpatico e molto disponibile. E con una spiccata predisposizione al furto. Che storia. L'ha fatta sotto al naso anche a me, che ero a un metro da lui e stavo vedendo la scena, quando in un 7-11 ha ladrato una red bull. Che stile! Ci vuole stile! E tanto training, soprattutto!"

ciaooo

martedì 20 aprile 2010

Arrivo a Melbourne

Vabbè, lasciamo stare i tormenti di queste ore e torniamo al topic...Trascrivo i posts che avevo scritto su carta quand'ero live a Melbourne...
"Allora si parte! Partenza da Central a bordo di un bus della Greyhound. Sedile 7D (che non vuol dire sette-dimensionale), lato finestrino. Prego subito il Signore mio Dio che il sedile accanto sia libero così da potermi stravaccare.
Devo aver pregato male o aver sbagliato Dio...Nella folla di asiatici mingherlini che si è susseguita per il corridoio in cerca di posto a me è toccato il peso massimo. Per fortuna poi è sceso a Canberra.
In quello stop tecnico scendo anch'io dall'autobus per sgranchirmi le gambe e dico:"zio can, che freddo!".
Poi da Canberra a Melbourne sono riuscito a dormire un pochettino.
Insomma, ore otto del mattino si scende a Melbourne. Un freddo fottutamente fottuto mi aggredisce. E' ormai evidente che le tre magliettine maniche lunghe e le due felpe, di cui una leggera, saranno del tutto insufficienti. Maglione di lana ci voleva, altro che...
Trovo subito la mia via e salgo sul tram: 96, diretto a St. Kilda.
La Lonely Planet mi sta guidando a destinazione.
Entro nell'ostello, sbrigo le varie formalità e mi dirigo verso la stanza. Sperem ben!
Entro. Scala. Buio.
Salgo ed entro nella mia stanza composta di due letti a castello dove due sbombardati ivi dormono ancora (ore 10.30). Zaini, vestiti ed effetti personali tutti sul pavimento come a voler marcare il territorio.
La camera non ha finestre che guardano fuori. Scopro che la mia stanza è fondamentalmente un terrazzo al primo piano con una finestra (in realtà solo una specie di veneziana) che guarda alla stanza che sta al piano terra. Questo mi ha un po' infastidito.
Mi faccio il letto e vado in bagno. Porta scorrevole che scorre solo se fai leva con un arnese, bagno in condizioni simil pietose.
Vabbè, chissenefrega! Rock and roll!
Poi comunque ci penso un attimo e mando segretamente a fanculo il Got per avermi consigliato quel cazzo di ostello.
Poi crollo a dormire per un paio di orette per recuperare un po' di sonno.
Al risveglio i due sbombardati stanno ancora dormendo. Con fare interrogativo mi preparo e vado a fare un giro per St. Kilda e scattare millemila foto.
Dopo una camminata lunghissima mi ritrovo affamato e infreddolito e risolvo la cosa con un sordido kebab.
Poi me ne torno all'ostello e dopo una doccia finisco la serata al pub dell'ostello approfittando della pizza a due dollari (vabbè, pizza...un disco di pasta) e la birra a tre."

sabato 17 aprile 2010

Morale a terra…

Prendi un viaggio organizzato per tempo (se così si può dire di due settimane prima del suo inizio). 
Prendi la sensazione del "non stare più nella pelle" per l'arrivo di una persona e l'inizio del viaggio.
Considera il dettaglio secondario che è già stato tutto pagato e che né le date, né i passeggeri, sono modificabili.
Poi fai esplodere un vulcano e dirigi la nuvola di fumo verso l'aeroporto di partenza.
Poi, blocca tutti i voli fino a martedì e rendi disponibile il primo volo solo il venerdì successivo (sperando che la nuvoletta si sia levata dai maroni).
Piani che saltano come una casa fatta con carte da gioco…
Ora ditemi, zio can, fino a che numero devo contare per farmi passare il nervoso. +∞ può bastare?
Ed ha anche un nome di merda, 'sto cazzo di vulcano.
Morale a terra…

domenica 11 aprile 2010

"RUN! GO! GET TO DA CHOPPA!"

Three hours to go! Voglio lasciare il mondo di lavoro, sudore e stenti (giusto per fare un po' di scena) in cui ho vissuto finora, con una frase che non vuol dire niente ma che esprime tutto quello che voglio esprimere. Get to da choppa!
Letteralmente non vuol dire niente ma se Arnold Schwarzenegger  la urla ai suoi compari d'armi prima di andare a spaccare il culo a Predator, nell'omonimo film, sono sicuro che ne capite il senso.
Di seguito la traduzione nelle principali lingue che conosco:
"'Ndemo spacare tutto, xio can!"
"Forza ragazzi, andiamo a spaccare tutto!"
Il prossimo post quando torno da Melbourne.

GET TO DA CHOPPA!!!!!

Vi lascio anche lo snapshot del regalino che ho lasciato a lavoro....


venerdì 9 aprile 2010

Un po' di news

Novità
Ciao, oh miei avidi lettori!
Scrivo per mettervi al corrente di quello che succede qui a +8 ore di fuso orario da lì.
I vombati (per i localz "wombat") si stanno facendo sempre più aggressivi. Ormai sono a un passo dalla conquista del mondo.
C'è una invasione di locuste nel vicino Queensland.
Un cinese ha avuto la sventuratezza di incagliare una nave carica di 950 tonnellate di petrolio e 65000 di carbone nientepopòdimeno che sulla Grande Barriera Corallina. "Sono stato guidato dai delfini!" si difenderà successivamente mentre la polizia marittima ispezionava accuratamente il suo colon discendente con un guanto di carta vetrata.
Sto consumando il mio ultimo giorno di lavoro sudando sette camice per cercare siti internet dove passare il tempo. E' veramente dura. Non ce la faccio a cazzeggiare più di tre quarti d'ora di fila. Però sto affinando la tecnica.
Domenica sera parto per Melbourne in autobus con uno zaino e la Lonely Planet: mi aspettano giorni e giorni di cibo spazzatura e pulizia sommaria.
Cose obbligatorie da fare prima di partire (CODFPDP per gli amanti della sintesi):
- comprare un paio di scarpe da combattimento;
- comprare un ombrello usa e getta;
- fare i conti di quanti soldi mi rimangono.
Cose opzionali da fare prima di partire (CODFPDP per gli amanti della sintesi):
- comprare un sacco a pelo.
Voglio puntualizzare l'eroicità implicita al punto due delle CODFPDP che immagino non abbiate colto (sono cose che succedono se si è abituati a guardare solo Studio Aperto o se si è il Got (che legge solo articoli sull'Iphone)).
Cioè, vi rendete conto che ho passato l'estate più piovosa degli ultimi centocinquanta milioni di miliardi di anni di Sydney senza l'ausilio di un ombrello?
Melbourne però è più tosta e non mi va di battere questo record anche nel Victoria: il tempo di Melbourne dicono sia impredictable e la città è nota per il detto "four seasons in one day". Cioè nell'arco della giornata puoi trovare tutte le peculiarità delle quattro stagioni: freddo stronzo, pioggia stronza, caldo stronzo, umido stronzo. Non importa in che ordine. In sostanza è stronza (sentite che assonanze consonantiche che vi sparo...la mia prof. di italiano approverebbe annuendo).
Bon, passando alle cose meno serie...mi sto quindi apprestando a viaggiare. Avrei dovuto farlo prima? Avrei dovuto farlo dopo? L'importante è farlo, mi ripete il mio amico immaginario.
Ho apportato modifiche alla rotta che mi ero prefissato all'inizio, per cui se avevate intenzione di farmi una sorpresa e venirmi a trovare in massa a Cairns potreste dover aspettare un pochettino.
Dunque, domenica sera parto per Melbourne. Il biglietto di ritorno ancora da comprare. Starò lì tutta la settimana e mi girerò un po' i dintorni (tra cui Phillip island). Lunedì 19 arriva a Sydney il mio love per tre settimane di ferie...Tre settimane intense: due giorni a Sydney a smaltire lo sbombardamento del viaggio poi si vola ad Alice Springs e si fa il tour ad Uluru (l'ottavo posto più fotografato al mondo...poca gente insomma!). Da lì poi voliamo a Melbourne, noleggiamo la macchina e ci facciamo tre giorni pacifici di Great Ocean Road (GOR). Ho grosse aspettative dalla GOR! Dai, ripetete con me: "GOR!". Non è eccitante? Tornati a Melbourne voliamo verso Sydney per ripartire il giorno dopo alla volta delle Fiji. Eh sì...le Fiji. Ci siete stati voi? Nooo? Beh, io ci andrò! No resort extra lusso o menate varie per ricconi: resort per backpackers gestiti da Fijiani del villaggio. Nella fattispecie saremo su una delle isole più grandi del gruppo delle Yasawa in cui c'è quest'unico resort con capienza 20 persone. Speriamo non piova...altrimenti mi dovrò fare induista per potermi avvalere di un numero maggiore di Dei verso cui sacramentare.
INCISO: a volte penso a un veneto induista (non praticante)...se già abbiamo una fantasia illimitata per le bestemmie verso un unico Dio, pensate a che varietà su 330000 dèi e avatar vari! FINE DELL'INCISO.
Ma diamo un po' i numeri (che a noi italiani ci piace perché non dicono niente, riempiono spazio e ci danno l'impressione di essere smart):
3 settimane, 5 voli, millemila km in mezzo al deserto con un mezzo di locomozione non condizionato, 2 notti sotto le stelle in mezzo al deserto, 3 giorni in macchina con me che sperimento la guida a destra, 5 giorni alle Fiji, in totale 6 giorni a Sydney.
Bella lì!

domenica 4 aprile 2010

Buona Pasqua nell'Eucarestia di Cristo Nostro Signore eccetera eccetera

Ciao, oh mangiatori di uova pasquaiole contenenti magici regalini made in China!
Come va? Non vuole andar male, vero? Lo immaginavo!
Immagino che a quest'ora vi stiate apprestando a prepararvi per la...come si chiama…oh ecco, la celebrazione dell'Eucarestia nella Pasqua del Signore. 
Cosa si mangia oggi da quelle parti? Coniglio? Faraona? Fuinotto? Col cren?
Noi oggi si è pranzato con uno spaghetto alle cozze magistralmente preparato dal mastro Got, gamberi, greek salad, cosce di pollo per i non credenti e una fantastica torta caprese la cui ricetta arriva direttamente da Capri.
Torta fantastica. Torta fatta senza l'ausilio di farina. Leggera quindi!, direte voi! Col cavolo. Il burro viene buttato con un misurino a forma di badile e per lo zucchero ci vuole la betoniera. Cioccolato nero come se piovesse. Che roba! Che bontà! Quante kcal!
Anche qui ci sono le uova di Pasqua, ma da quello che ho visto sono più piccole e non hanno la sorpresina dentro. Che insoddisfazione! (ooooooooh!).
Ieri sera mi sono cimentato nella preparazione del banana bread (BB per gli amici) con una piccola variante che lo ha fatto diventare Babolin's Banana Bread (BBB per gli amici): si fa come l'originale ma poi, con amore, si distribuisce nell'impasto piccoli pezzettini di cioccolato fondente (frantumato sempre con amore). 
"Fuckhjgjfhing brjkhhillijhjgant" ("fucking brilliant!") ha esclamato il Got con la bocca piena e gli occhi luccicanti.
No, sul serio, è venuto fuori talmente bene che non vedo l'ora di andare a letto per svegliarmi domattina e fare di nuovo colazione col BBB.
Poi che altro?
Ah, mi sono trasferito di nuovo a casa della Emma e ho lasciato la casa del nutrizionista (noto ai più col nome di bambino malefico).
La madre superiora ha indetto in mio onore una cena in cui si è cenato assieme e ognuno ha preparato qualcosa. 
Insomma, il piano era: io preparo risotto, lei sashimi, il cinese un'insalata.
Il sashimi ottimo! L'insalata neutra. Il risotto (ai gamberi) è uscito meritevole. Ma è stato come dare perle ai porci. O almeno, questa è stata la sensazione che ho avuto quando il cinese ci ha messo sopra l'insalata. Zio can. Gli asiatici non apprezzano il risotto. Non c'è niente da fare. Non c'è niente da fare.
Addirittura la prima volta che l'ho preparato (risotto al limone) e gliel'ho fatto assaggiare, l'ha messo in frigo dicendo che era pieno perché aveva appena cenato e che l'avrebbe mangiato per colazione la mattina dopo. I tentativi messi in atto per dissuaderlo a nulla sono serviti.
Okay, vi lascio alla vostra preparazione spirituale.
Che lo sforzo sia con voi!