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martedì 20 aprile 2010

Arrivo a Melbourne

Vabbè, lasciamo stare i tormenti di queste ore e torniamo al topic...Trascrivo i posts che avevo scritto su carta quand'ero live a Melbourne...
"Allora si parte! Partenza da Central a bordo di un bus della Greyhound. Sedile 7D (che non vuol dire sette-dimensionale), lato finestrino. Prego subito il Signore mio Dio che il sedile accanto sia libero così da potermi stravaccare.
Devo aver pregato male o aver sbagliato Dio...Nella folla di asiatici mingherlini che si è susseguita per il corridoio in cerca di posto a me è toccato il peso massimo. Per fortuna poi è sceso a Canberra.
In quello stop tecnico scendo anch'io dall'autobus per sgranchirmi le gambe e dico:"zio can, che freddo!".
Poi da Canberra a Melbourne sono riuscito a dormire un pochettino.
Insomma, ore otto del mattino si scende a Melbourne. Un freddo fottutamente fottuto mi aggredisce. E' ormai evidente che le tre magliettine maniche lunghe e le due felpe, di cui una leggera, saranno del tutto insufficienti. Maglione di lana ci voleva, altro che...
Trovo subito la mia via e salgo sul tram: 96, diretto a St. Kilda.
La Lonely Planet mi sta guidando a destinazione.
Entro nell'ostello, sbrigo le varie formalità e mi dirigo verso la stanza. Sperem ben!
Entro. Scala. Buio.
Salgo ed entro nella mia stanza composta di due letti a castello dove due sbombardati ivi dormono ancora (ore 10.30). Zaini, vestiti ed effetti personali tutti sul pavimento come a voler marcare il territorio.
La camera non ha finestre che guardano fuori. Scopro che la mia stanza è fondamentalmente un terrazzo al primo piano con una finestra (in realtà solo una specie di veneziana) che guarda alla stanza che sta al piano terra. Questo mi ha un po' infastidito.
Mi faccio il letto e vado in bagno. Porta scorrevole che scorre solo se fai leva con un arnese, bagno in condizioni simil pietose.
Vabbè, chissenefrega! Rock and roll!
Poi comunque ci penso un attimo e mando segretamente a fanculo il Got per avermi consigliato quel cazzo di ostello.
Poi crollo a dormire per un paio di orette per recuperare un po' di sonno.
Al risveglio i due sbombardati stanno ancora dormendo. Con fare interrogativo mi preparo e vado a fare un giro per St. Kilda e scattare millemila foto.
Dopo una camminata lunghissima mi ritrovo affamato e infreddolito e risolvo la cosa con un sordido kebab.
Poi me ne torno all'ostello e dopo una doccia finisco la serata al pub dell'ostello approfittando della pizza a due dollari (vabbè, pizza...un disco di pasta) e la birra a tre."

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