Red Center

lunedì 23 novembre 2009

Glebe Market, Fish Market, Cronulla beach ed altre amenità

Un week end segnato dal caldo. Domenica ho assaggiato per la prima volta nella mia vita il significato di "41°C" in atmosfera non modificata artificialmente. Ragassi: 41°C!!!! Ma andiamo con ordine.
Sabato mattina puntatina al Glebe market in quel di Glebe (appunto). Glebe è uno dei suburbs a ridosso del centro ed è proprio un bel posto. Pulito, ordinato, a misura d'uomo, "più umano, più vero"…e a ridosso del centro…questo fa sì da renderlo il quartiere più ricercato tra i cercatori di casa. Noi infatti la cerchiamo da quelle parti li. Il market è semplicemente un accampamento di bancarelle che vendono di tutto: magliette e indumenti vari, scarpe, quadri, collane etc etc. Fico.
A mezzogiorno siamo andati al mitico Fish Market: e qui non ho scattato nessuna foto perchè "là se magna"! Tanta roba il fish market. Trattasi di uno stabile sulla banchina di un piccolo porto dove alla mattina alle 6 c'è il mercato del pesce e al cui interno vendono il pesce fresco…e lo cucinano. A prezzi modici abbiamo mangiato del gran pesce. Appuntamento fisso il sabato!
Dopo pranzo siamo andati in centro e siamo riusciti a beccare un blocco del Pyrmont bridge: sto ponte è un ponte girevole comandato da una cabina situata nel centro. A richiesta è possibile salire e seguire l'evento da "bordo macchina".
Domenica è stata una giornata infuocata e alla mattina siamo andati a Cronulla. E li ho avuto la consacrazione sull'oceano. Pensate: la protezione 30 e la mia pelle ultra resistente nulla han potuto contro i temibili raggi UV: ho sfiorato l'eritema per un soffio. Paura! L'acqua è gelida (e mi dicono che non diventerà tanto più calda) e questo rappresenta un problema per il mio equilibrio psico-fisico. Io che ho bisogno di almeno un quarto d'ora per estremità per "prendere l'acqua" nel mare Adriatico…
Progetti per il futuro: la settimana sarà votata alla ricerca di una sistemazione, della scuola d'inglese (che comincerò obbligatoriamente lunedì prox) e di un lavoretto…mi rompe non poco aver praticamente perso la settimana scorsa a causa delle mie condizioni di salute, ma tant'è…sento che ora sto entrando nel vivo e mi auguro di superare la barriera linguistica il prima possibile. Mi sono reso conto che è più difficile di quel che pensavo…e mi sono anche reso conto di essere meno portato di quanto immaginassi…a livello di understanding mi sembra tutto sommato di non andare malissimo (a parte con chi parla eccessivamente stretto)…ma buttare li due parole all'interno di un discorso avviato è uno sforzo…pensate che sabato sera, al party che il fratello della Emma ha dato per inaugurare la sua nuova casa, un'invitata ha detto che ho l'accento veneto! Capite il dramma? Un'australiana ha riconosciuto il mio accento veneto! E stavo parlando in inglese! Ho capito che è stata a Verona per sei mesi ma…zio can!

6 commenti:

  1. ...miki i mie ex colleghi australiani mi avevano dato questo simpatico nomignolo "lil (little) mexican", perchè dicevano che avevo uno spiccato accento messicano...e studio inglese dalla prima elementare...contentona! :-) poi l'accento veneto fa molto figo! io lo marcherei se fossi in te!
    che scuola farai? (no, ma non rivolgerti a go study, fatti i cazzacci tuoi...:-))

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  2. altra cosa....fai poca fatica a seguire il blog del got....non l'aggiorna mai!!!!!!!!!!!!!

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  3. Cara mia, io sono andato da Margaret (che mi ha detto di salutarti tanto). Mi ha proposto una scuola in mezzo a Chinatown, zio can…cosa dovrei fare? e poi mi ha fatto bene girare per i cavoli miei e trovare le scuole

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  4. beh, almeno ci sei andato. bravo! :-) salutamela tanto quando la vedi...tanto sydney alla fine è piccola! :-)

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  5. e poi poco fa eravam li...e poi ci siam ritrovati qua...e adesso siete tornati li...ahhhh

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  6. ahahahhah anonimo....inculati lore! :-)

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