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lunedì 18 gennaio 2010

Australian geographic: sensazioni forti

Posticipo la preparazione del mio pasto di domani per raccontarvi lo schifo che mi toccò pocanzi. Ho ancora il sistema nervoso parasimpatico che va per i cazzi suoi. Stanotte non dormirò e avrò le principali funzioni vitali bloccate fino a data da destinarsi.
Zio can.
Ero in chat con un amico quando vedo un animale che corre guardingo per il caminetto che ho in camera. Zio can: una cockroach. Viva. In italiano diremmo cocaracha o cucaracha.
Fa schifo. Fa tanto schifo. Da dove è entrata la stronza? E chi lo sa…Dal caminetto? Dalla "sfesa" che c'è sotto la porta? Boh. Il punto è: come si è permessa?
Si muove ancora, la stronza.
Insomma, prendo la prima ciabatta che trovo e la colpisco una, due, tre volte!
La periplaneta australasiae si rivolta allora sulla schiena e rimane immobile per qualche secondo…ha haaaaa, dico io trionfante con il fare di un Jack Nicholson in Shining! Povero illuso! La stronza si mette a correre sulla schiena come una riposseduta. Che schifissimo.
Piglio la stessa ciabatta e con l'esperienza acquisita la colpisco quattro, cinque, sei volte!
Stavolta la malcapitata smette di correre e comincia ad agonizzare serenamente senza emettere rumore.

A tratti si muove ancora.
Bisogna aspettare che muoia del tutto…Poi va servita con un po' di limone. Prezzemolo opzionale per i palati più esigenti.




3 commenti:

  1. Da come parli sembra che sei stato aggredito da un fuinoto gigante...copate!

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  2. te ne porto casa una…poi vediamo cosa dici. Tic con tutto lo sforzo che c'è in me

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  3. e il ronzio fastidiossissimo che accompagna il loro arrivo....parliamone! schifosi cocorock!

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