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mercoledì 16 dicembre 2009

Parla il Renzo Piano di Busiago

Non so voi, anche se so che molti di voi non sanno, ma a me Sydney ricorda molto L'Avana. Con alcuni distinguo, naturalmente.
Sydney, come L'Avana, mi da un impressione di disordine, con negozi che cercano di catturare l'attenzione con insegne chiassose e scritte colorate sui muri. Farò qualche foto a sostegno.
Anche i quartieri residenziali, con le loro villette con il giardinetto fronte-strada che fa molto America, mi danno un senso di disordine, un qualcosa del tipo: "poche idee e ben confuse". Non so perché. Non è a causa di quei quartieri modello americano…In realtà mi sembra di vedere una mancanza di "stile caratteristico", un qualcosa che dica "noi, in Australia, facciamo le case fatte così! e sono più o meno tutte così". Quel qualcosa che invece è ben presente in Italia (Europa).
Qui, in un quartiere, si può trovare la villetta stile moderno accanto ad una stile "casa degli gnomi", a sua volta adesa ad una casa modello epoca fascista, alla ricerca della razionalità con le sue linee secche e i suoi volumi netti.
Nel quartiere dove vivo adesso ce n'è una con ciascuna parete di un colore diverso. Ricordate la WV Polo Benetton? Ecco, così. Fa abbastanza-bambini, tappatevi le orecchie-cagare il cazzo, se mi permettete il francesismo.
Un'altra cosa che mi fa ricordare L'Avana sono i pali della corrente elettrica: cavi elettrici ovunque, senza un particolare rispetto della legge non scritta secondo cui anche l'occhio vuole la sua parte.
Qui si guarda alla funzionalità, non alla bellezza.
Non so…a me fa quest'impressione…Non sto dicendo che non mi piace, è solo un'osservazione.
Ovviamente sto parlando dei sobborghi a ridosso del centro, mica della city vera e propria che invece è fica e moderna.
Vabbè, scusate la digressione architettonica. Torno nella mia cuccia.

Ciao

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