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mercoledì 24 marzo 2010

Serate sfumate e incontri ravvicinati dell'ottavo tipo (Parte II)

Dunque, eravamo rimasti che ci stavamo dirigendo all'Opera Bar. 
Aaaah, l'Opera Bar…Un posto da fighi. Un posto non per Ben. 
Il Got sembra fuori di sé e ci diverte da morire. Lungo il tragitto fa battute che Borghezio approverebbe e che fanno rizzare i microbi persino a Ben (si è saputo poi che non è riuscito a rendere in inglese quello che voleva dire in realtà, complici anche i drinks precedenti). Lo perdoniamo sulla fiducia.
Raggiungiamo il bar. La lunga camminata di almeno 500 m ci costringe a ordinare una birra, per me e Matteo, e il solito Jack Daniels per Ben e il Got.
Che festa! Birra in mano cerchiamo di guadagnare la "panchina" che dà su Circular Quay. Nella foga di guadagnare il più in fretta possibile il Matteo non si accorge che un gruppo di svantaggiati ha intelligentemente appoggiato i bicchieri per terra…clin clin clin fece il bicchiere semivuoto prima che il Matteo tirasse in ballo tutti gli abitanti della sfera celeste.
Sempre bestemmiando in un italiano perfetto cerca di giustificarsi con gli svantaggiati ma gli riesce solo di andare a ricomprare il bicchiere di vino. Gli diciamo poi che in realtà aveva rotto un bicchiere vuoto.
La svantaggiata però non ha perso occasione per attaccare bottone. Era una neozelandese che ha cominciato a tediarci col fatto che abbiamo vinto i mondiali grazie alle simulazioni di Totti e questo e quello. Uff...Vabbè, mi divincolo e lascio il Matteo in balia della kiwi. 
Vedendo che non lo lasciava andare (e preoccupati per la sua incolumità fisica), lo chiamiamo al telefono e lo aiutiamo a liberarsi. Affermerà poi che si stava in realtà divertendo a insultare gli inglesi. 
Decidiamo che l'Opera Bar ci ha dato quello che volevamo e cambiamo aria. Non ho idea di che ore siano ma Ben dice che preferisce andare a casa perché non sa quanto tempo ci metterà a tornare. La speranza di una serata migliore si fa largo!
Con passo lungo e ben disteso siamo in George St a fantasticare su quale locale scegliere per tentare di entrare. 
Il Got propone l'Establishment. Niet, fa il buttafuori indicando che abbiamo un abbigliamento troppo casual. Salvo far entrare subito dopo di noi un ragazzo altrettanto casual. 
Non abbiamo scampo! Non entreremo mai in un posto fico se lasciamo parlare l'alito del Got.
Facciamo tappa tecnica al bancomat e troviamo due sbombardati che ci dicono che hanno appena trovato in un locale lì vicino delle ragazze che hanno chiesto loro se volevano fare una orgia. Ha ha ha ha ha! Incredibile!
Preso dall'entusiasmo il Got dice "andiamo a vedere, andiamo a vedere!" (ovviamente nessuna intenzione di partecipare). 
Ripassando davanti all'Establishment incrociamo un paio di ragazze.
Una di loro, ormai 10 metri oltre, ci grida un "ah maschiooo" con un perfetto accento romanesco. Il Matteo, lesto risponde "ah bellaaa". La ragazzotta, tra l'imbarazzato e il giulivo si mette a ridere e ci raggiunge farfugliando cose confuse. Non è ubriaca però diciamo che sprizza giovialità.
Si parla delle solite cose che si tirano fuori tra connazionali a Sydney (da quanto sei qua, cosa fai, etc, etc), il Matteo cerca di vedere se c'è spazio per l'abbordaggio. Sta tipa qua ha trent'anni ed è in Australia da vent'anni. Chiedendomi quanti anni avessi mi mette una mano sulla pancia. Oh, Oh! L'altra ragazza cerca di ricordarle che c'è gente che le aspettano ma la bionda sembra felice di parlare con noi. Quando è stato il momento di salutarci mi dice "tu sei una sorca incredibile". Ma zio can. Ma "sorca" non è utilizzato in romanesco per riferirsi all'apparato genitale femminile (giusto per non usare le parole volgari)???? Cos'è? Mi ha preso per un omosessualo? O vent'anni di Australia le hanno confuso le idee? Non capisco. 
Continuando a camminare (io alla ricerca della mia identità perduta) pensiamo a dove possiamo continuare la serata. Io tiro fuori un locale in cui ero stato una volta con i compagni di corso: il V Bar. Non era male. Arriviamo lì davanti e i buttafuori ci fanno subito storie per entrare (quanto "avete bevuto" e cose simili). 
Poi però entriamo e scopriamo che nel locale ci sono sette persone, noi compresi. Vengo cazziato dai due compari per tutto il quarto d'ora successivo.
Desolati per l'esito della serata, ci avviamo verso il Side Bar…
Però il resto ve lo racconto nel prossimo e ultimo post di questa saga.
Sembra incredibile ma il pezzo forte deve ancora venire…
Vado a farmi un buon risottino.
ciao

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